Xagena Mappa
Tumori testa-collo
Xagena Newsletter
OncologiaMedica.net

Ricadute e accumulo di disabilità nella sclerosi multipla progressiva


È stato esaminato l'effetto delle ricadute prima e dopo l’insorgenza della progressione sul tasso di accumulo di disabilità post-progressione in una coorte di sclerosi multipla progressiva.

Sono stati studiati i pazienti con sclerosi multipla progressiva primaria ( n=322 ) e sclerosi multipla progressiva a esordio acuto ( BOPMS ), inclusa la sclerosi multipla progressiva a singolo attacco ( n=112 ) e la sclerosi multipla secondaria progressiva ( n=421 ).

L'effetto delle ricadute sul tempo al punteggio di 6 alla scala EDSS ( Expanded Disability Status Scale ) è stato studiato utilizzando l'analisi di regressione multivariata di Cox ( sesso, età alla progressione e immunomodulazione come covariate ).

L'analisi di Kaplan-Meier è stata effettuata utilizzando EDSS 6 come endpoint.

Le ricadute pre-progressione ( hazard ratio, HR=1.63 ), le ricadute post-progressione ( HR=1.37 ), il sesso femminile ( HR=1.19 ) e l’insorgenza di progressione dopo i 50 anni ( HR=1.47 ) sono stati associati a un tempo più breve alla scala EDSS 6.

Le ricadute post-progressione si sono verificate nel 29.5% dei casi di sclerosi multipla secondaria progressiva; nel 10.7% dei casi di sclerosi multipla progressiva con singolo attacco e nel 3.1% dei casi di sclerosi multipla progressiva primaria.

La maggior parte dei casi si è verificata entro 5 anni ( 91.6% ) dopo l'insorgenza della malattia progressiva e/o prima dei 55 anni ( 95.2% ).

L’immunomodulazione dopo l'insorgenza di decorso progressivo della malattia ( HR=0.64 ) ha apparentemente aumentato il tempo a EDSS 6 ( per BOPMS con ricadute in corso ) quando è stata analizzata come una variabile dicotomica, ma non come una variabile dipendente dal tempo.

In conclusione, le ricadute pre-progressione e post-progressione accelerano il tempo alla grave disabilità nella sclerosi multipla progressiva.
Proseguire l’immunomodulazione per 5 anni dopo l'inizio della malattia progressiva o fino a 55 anni di età può essere ragionevole da considerare nei pazienti con BOPMS che hanno ricadute in corso. ( Xagena2015 )

Paz Soldán MM et al, Neurology 2015;84:81-88

Neuro2015



Indietro