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Malattia autoimmune della tiroide con l’uso di Alemtuzumab per la sclerosi multipla


Alemtuzumab ( Lemtrada ) è un anticorpo monoclonale che ha dimostrato di ridurre i rischi di recidiva e l’aumento della disabilità sostenuta nei pazienti con sclerosi multipla, rispetto al beta-Interferone.

Lo sviluppo di malattie autoimmuni, tra cui la malattia della tiroide, è stato riportato in letteratura con una frequenza del 20-30%.

Medici del Gold Coast Hospital a Southport in Australia hanno descritto 4 casi di malattia della tiroide indotta da Alemtuzumab in pazienti con sclerosi multipla.

Tutti e 4 i pazienti presentavano ipertiroidismo iniziale associato ad elevati livelli di anticorpi anti-recettore dell’ormone stimolante la tiroide ( TRAb ).

In 2 casi, l'ipertiroidismo non è andato incontro a remissione dopo un totale di 24 mesi di terapia con Carbimazolo, e successivamente sono stati sottoposti a tiroidectomia subtotale.

Il terzo caso ha sviluppato in seguito ipotiroidismo biochimico e ha richiesto la terapia di sostituzione con Tiroxina, pur avendo, all’inizio, un elevato titolo anticorpale.

L’autoimmunità dopo terapia con Alemtuzumab nella sclerosi multipla sembra verificarsi come parte di una sindrome da ricostituzione immunitaria, ed è più probabile nei fumatori che hanno una storia familiare di malattia autoimmune.

In conclusione, la gestione della malattia tiroidea indotta da Alemtuzumab è simile alla gestione del malattia di Graves wild-type.
Il trattamento con Alemtuzumab richiede un attento monitoraggio della funzione tiroidea.
In caso di anomalia tiroidea è necessario un intervento precoce. ( Xagena2013 )

Aranha AA et al, Endocr Pract 2013; 19: 821-828

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