Sulla base delle teorie della riserva cerebrale e della riserva cognitiva, si è studiato se una maggiore crescita massima del cervello ( MLGB ) nella vita e/o un maggiore arricchimento intellettuale nella vita proteggano contro il declino cognitivo nel tempo.
Un totale di 40 pazienti con sclerosi multipla sono stati sottoposti a valutazioni al basale e al follow-up a 4.5 anni della efficienza cognitiva ( Symbol Digit Modalities Test [ SDMT ], Paced Auditory Serial Addition Task [ PASAT ) e della memoria ( Selective Reminding Test [ SRT ], Spatial Recall Test [ SRT ] ).
La risonanza magnetica per immagini ( MRI ) al basale e al follow-up ha quantificato la progressione della malattia: percentuale di variazione del volume cerebrale ( atrofia cerebrale ), percentuale di variazione di volume delle lesioni in T2.
MLBG ( riserva cerebrale ) è stata stimata con il volume intracranico; l’arricchimento intellettuale ( riserva cognitiva ) è stato stimato con il vocabolario.
E’ stato riscontrato un calo in termini di efficienza cognitiva e memoria per i pazienti con sclerosi multipla ( P minore di 0.001 ).
MLBG ha moderato il declino della efficienza cognitiva ( P=0.031, ηp2=0.122 ), con una maggiore MLBG efficace come protezione contro il declino.
MLBG non ha moderato il declino della memoria ( P=0.234, ηp2=0.039 ).
L’arricchimento intellettuale ha moderato il declino della efficienza cognitiva ( P=0.031, ηp2=0.126 ) e della memoria ( P=0.037, ηp2=0.115 ), con un maggiore arricchimento intellettuale efficace come protezione contro il declino.
La progressione della sclerosi multipla è risultata associata più negativamente alla variazione della efficienza cognitiva e della memoria tra i pazienti con basso versus alto livello di MLBG e arricchimento intellettuale.
In conclusione, sono state supportate le teorie di riserva cerebrale e riserva cognitiva nella sclerosi multipla.
Una maggiore MLBG protegge contro il declino dell’efficienza cognitiva, e un maggiore arricchimento intellettuale protegge contro il declino della efficienza cognitiva e della memoria.
La considerazione di questi fattori di protezione dovrebbe migliorare la previsione del futuro declino cognitivo nei pazienti con sclerosi multipla. ( Xagena2014 )
Sumowski JF et al, Neurology 2014; 82:20:1776-1783
Neuro2014