In alcuni pazienti affetti da sclerosi multipla che sviluppano anticorpi neutralizzanti contro l’Interferone beta, i livelli di anticorpi possono inizialmente aumentare e poi diminuire anche quando il trattamento è continuato.
Presso l’Università di Innsbruck, in Austria è stato condotto uno studio retrospettivo il cui obiettivo è stato quello di determinare se il titolo di un anticorpo neutralizzante fosse correlato al tempo di reversione a negatività, nei pazienti con sclerosi multipla.
Lo studio ha riguardato 28 pazienti affetti da sclerosi multipla, che erano positivi agli anticorpi neutralizzanti durante il trattamento con uno degli Interferoni beta attualmente disponibili.
I pazienti erano considerati positivi agli anticorpi neutralizzanti se il titolo di unità neutralizzanti in due campioni consecutivi era uguale o superiore a 20.
La reversione a stato di negatività era definita come titolo di anticorpi neutralizzanti inferiore a 20 unità neutralizzanti in due campioni consecutivi, dopo positività agli anticorpi neutralizzanti.
Dopo 2 anni dall’inizio del trattamento, un titolo di anticorpi neutralizzanti inferiore a 75 NU ( unità neutralizzanti ) presentava una sensibilità del 91.7% ed una specificità dell’87.5% per la reversione a negatività nei due anni successivi ( per un totale di 4 anni di trattamento ).
Secondo gli Autori il titolo di anticorpi neutralizzanti potrebbe essere di ausilio nell’assunzione di decisioni riguardo al trattamento dei pazienti con sclerosi multipla, risultati positivi al test per gli anticorpi neutralizzanti.( Xagena2004 )
Gneiss C et al, Mult Scler 2004; 10 : 507-510
Neuro2004