L'eziologia proposta per lo sviluppo di insufficienza venosa cronica cerebrospinale associata a sclerosi multipla è la presenza di malformazioni venose congenite trunculari.
Questa ipotesi però non è coerente con l'epidemiologia o l'incidenza geografica della sclerosi multipla e non è coerente con molti dei risultati ecografici o radiografici dei disturbi venosi nei pazienti con sclerosi multipla.
Tuttavia, la probabilità di una eziologia venosa della sclerosi multipla rimane forte sulla base di prove accumulate da quando il disturbo è stato descritto.
E’ stata compiuta una revisione della letteratura medica.
I dati epidemiologici e geografici della prevalenza di sclerosi multipla hanno indicato il coinvolgimento di un agente infettivo.
E’ stato ipotizzato che la malattia venosa potrebbe essere iniziata da un agente infettivo delle vie respiratorie come la Chlamydophila pneumonia, che causa una specifica venulite cronica persistente che colpisce il sistema venoso cerebrospinale.
La diffusione secondaria dell'agente avrebbe inizialmente luogo attraverso il sistema linfatico per coinvolgere in particolare le azygos, le vene giugulari interne e vertebrali.
L'ipotesi propone meccanismi attraverso i quali una vasculite venosa infettiva può provocare danni neurali specifici, effetti metabolici, immunologici e vascolari osservati nella sclerosi multipla.
L'ipotesi descritta è compatibile con molti dei fatti noti sulla patogenesi della sclerosi multipla e fornisce quindi un quadro di riferimento per ulteriori ricerche su un’eziologia venosa della malattia.
Se la sclerosi multipla deriva da una venulite infettiva cronica piuttosto che da una sindrome che coinvolge malformazioni venose congenite trunculari, saranno necessarie terapie aggiuntive agli interventi di angioplastica, attualmente in uso, per ottimizzare i risultati. ( Xagena2012 )
Thibault PK, Phlebology 2012; Epub ahead of print
Neuro2012 Inf2012