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Sclerosi multipla: il ruolo degli ormoni sessuali nella modulazione della funzione delle cellule microgliali


La sclerosi multipla si presenta più comunemente nelle femmine che nei maschi.

Non sono tuttavia noti i meccanismi alla base di questa differenza.

Diversi studi clinici hanno dimostrato che gli steroidi sessuali possono influenzare lo sviluppo e la gravità della sclerosi multipla.

La gravidanza influenza i sintomi della sclerosi multipla, con remissione nel terzo trimestre di gestazione, e successiva esacerbazione nel postpartum.

L’impiego dei contraccettivi orali contenenti steroidi sessuali femminili è risultato associato a più bassi rischi di sviluppo di sclerosi multipla e di ridotta disabilità.

Studi riguardanti l’encefalomielite autoimmune sperimentale ( EAE ) , un modello animale di sclerosi multipla, hanno dimostrato che gli steroidi sessuali femminili possono modulare l’encefalomielite, almeno parzialmente, mediante effetti sulle cellule T.

In vitro gli steroidi sessuali indirizzano le cellule T verso il fenotipo Th2 e le citochine prodotte dalle cellule Th2 sono in grado di sopprimere la malattia.

Anche le cellule microgliali attivate sembrano essere coinvolte nella patogenesi della sclerosi multipla, forse per la produzione di ossido nitrico ( NO ) e del TNF–alfa, molecole che possono risultare tossiche per le cellule del sistema nervoso centrale, tra cui gli oligodendrociti. ( Xagena2004 )


Drew PD et al, Ann N Y Acad Sci 2003; 1007: 329 – 334


Neuro2004


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