La comorbilità è comune nella popolazione generale ed è associata a esiti avversi per la salute.
Non è noto se nella sclerosi multipla una comorbilità preesistente possa influenzare il ritardo tra l’insorgenza dei sintomi e la diagnosi ( ritardo diagnostico ) o la gravità della disabilità al momento della diagnosi di sclerosi multipla.
Un gruppo di Ricercatori statunitensi ha valutato l’associazione tra la comorbilità e il ritardo nella diagnosi e la gravità della disabilità alla diagnosi, utilizzando il North American Research Committee on Multiple Sclerosis Registry.
Nel 2006 ai partecipanti sono state chieste informazioni sulle comorbilità fisiche e mentali inclusa la data della diagnosi, l’abitudine al fumo, e le eventuali variazioni in altezza e di peso.
I partecipanti arruolati entro 2 anni dalla diagnosi ( n = 2.375 ) sono stati classificati come affetti da disabilità leggera, moderata o grave usando i Patient Determined Disease Steps, ed è stata valutata l’associazione della disabilità con la comorbilità.
Lo studio ha coinvolto 8.983 partecipanti.
Dopo aggiustamento multivariato per caratteristiche demografiche e cliniche, il ritardo nella diagnosi è aumentato in presenza di obesità, fumo di sigaretta, comorbidità fisiche o mentali.
Tra i partecipanti arruolati entro 2 anni dalla diagnosi, il rischio aggiustato di disabilità moderata rispetto a lieve alla diagnosi è aumentato nei partecipanti con comorbilità vascolare ( odds ratio [ OR ] 1,51 ) o obesità ( OR=1,38 ).
Il rischio di disabilità grave rispetto a lieve è aumentato in caso di comorbilità muscoloscheletrica ( OR=1,81 ) o mentale ( OR=1,62 ).
In conclusione, sia il ritardo nella diagnosi sia la disabilità al momento della diagnosi sono influenzate dalla comorbilità, ma i meccanismi di questa associazione non sono ancora chiari. ( Xagena2009 )
Marrie RA et al, Neurology 2009; 72: 117-124
Neuro2009 Farma2009