Uno studio realizzato presso il Dipartimento di Morfofisiologia Veterinaria e Produzione Animale dell’Università di Bologna ha dimostrato, in un modello animale, che l’ormone tiroideo può favorire il riassemblaggio della guaina mielinica nella sclerosi multipla.
Nella sclerosi multipla, la distruzione indotta dall’infiammazione delle guaine mieliniche che isolano le fibre nervose nel cervello e nel midollo spinale conduce ad un danno nervoso irreversibile, e a disabilità cognitive, sensorie e motorie.
I precursori degli oligodendrociti, sembrano non essere in grado di produrre nuova mielina nella sclerosi multipla.
Laura Calzà dell’Università di Bologna e collaboratori, hanno dimostrato che la somministrazione dell’ormone tiroideo in ratti affetti da encefalite allergica sperimentale, un modello animale di sclerosi multipla, accelera le rimielinizzazione e protegge le fibre nervose dal deterioramento.
Gli effetti benefici sono evidenti solo se l’ormone tiroideo è somministrato durante una specifica finestra temporale nel corso della fase acuta della malattia.
Si ipotizza che durante questo periodo siano disponibili un gran numero di precursori degli oligodendrociti, e l’ormone tiroideo induca queste cellule a formare nuova mielina.
Secondo gli Autori l’impiego dell’ormone tiroideo potrebbe rappresentare un nuovo approccio alla terapia della sclerosi multipla. ( Xagena2004 )
Fernandez M et al, Proc Natl Acad Sci 2004; 101; 16363-16368
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