Le statine, note anche come inibitori dell’HMG-CoA reduttasi, sembrano possedere effetti anche nel trattamento delle malattie infiammatorie.
L’Atorvastatina ( Lipitor ) è stata sperimentata nell’encefalomielite autoimmune sperimentale recidivante, un modello di malattia demielinizzante del sistema nervoso centrale mediata da Th1 CD4(+) , che mima la sclerosi multipla negli uomini.
I Ricercatori del Department of Neurology and Neurological Sciences, del Beckman Center for Molecular Medicine , della Standford University (USA) hanno mostrato che l’Atorvastatina, somministrata per os, previene o è in grado di revertire la paralisi recidivante o cronica.
L’Atorvastatina induce la fosforilazione STAT6 e la secrezione delle citochine Th2 ( IL-4, IL-5, IL-10 ) e del TGF-beta, mentre inibisce la fosforilazione STAT4 e sopprime la secrezione delle citochine Th1 ( IL-2, IL-12, IFN-gamma, TNF-alfa ).
L’Atorvastatina promuove la differenziazione delle cellule Th0 a cellule Th2 , evitando lo sviluppo dell’encefalomielite autoimmune sperimentale.
L’Atorvastatina riduce l’espressione di MHC di classe II.
Il trattamento delle cellule APC o delle cellule T con l’Atorvastatina impedisce l’attivazione delle cellule T antigene-specifiche.
Le statine potrebbero avere effetti benefici non solo nella sclerosi multipla ma anche in altre malattie autoimmuni mediate da Th-1. ( Xagena2002 )
Youssef S et al, Nature 2002; 420:78-84