Molte lesioni da sclerosi multipla si sviluppano attorno a piccole vene che sono circondate da cellule infiammatorie perivenulari, ma non si sa ancora se le vene nel cervello di persone con sclerosi multipla siano più piccole o più grandi di vene simili in volontari sani o persone con altre malattie neurologiche.
Questa domanda può trovare risposta con la risonanza magnetica ad alta risoluzione ad alto campo.
In uno studio effettuato mediante uno scanner clinico 3T standard, sono state acquisite immagini pesate in T2 di tutto il cervello con voxel isotropici di 0.55 mm e sono stati ricostruiti i percorsi di vene profonde e superficiali all'interno della sostanza bianca.
Sono stati confrontati i diametri apparenti di vene intralesionali e perilesionali con quelli di vene extralesionali nella sclerosi multipla, vene di volontari sani e vene di persone con altre malattie neurologiche.
Sono state studiate le vene in 19 casi di sclerosi multipla, 9 volontari sani e 8 soggetti con altre malattie neurologiche, analizzando un totale di 349 vene.
Il diametro medio delle vene intralesionali ( 0.76 mm ) è risultato più piccolo di quello delle vene perilesionali ( 1.18 mm; P minore di 0.001 ) ed extralesionali ( 1.13 mm; P minore di 0.001 ), indipendentemente dalla dimensione della lesione e dalla posizione.
Le vene perilesionali ed extralesionali nella sclerosi multipla si sono dimostrate più grandi delle vene senza sclerosi multipla ( 0.94 mm; P minore di 0.001 ) e le vene intralesionali nella sclerosi multipla sono apparse più piccole ( P minore di 0.001 ).
In conclusione, la apparente piccola dimensione delle vene intralesionali nella sclerosi multipla può riflettere la compressione da parte del manicotto infiammatorio perivascolare all’interno delle lesioni attive o dell’indurimento della parete vascolare nelle lesioni croniche.
La constatazione che le vene extralesionali sono più grandi rispetto a vene simili in lesioni che non riguardano la sclerosi multipla può derivare da processi diffusi correlati alla malattia. ( Xagena2013 )
Gaitán MI et al, Neurology 2013; 80: 145-151
Neuro2013