La schistosomiasi potrebbe offrire protezione contro la sclerosi multipla, malattia mediata dal sistema immunitario.
Recenti studi, condotti presso la Victoria University di Wellington, in Nuova Zelanda, su un modello murino di sclerosi multipla, encefalomielite autoimmune sperimentale, indicano che un’infezione cronica da Schistosoma mansoni può direttamente sopprimere l’insorgenza della sclerosi multipla.
Nei topi infettati, immunizzati con glicoproteina oligodendrocitica della mielina, la risposta autoreattiva delle cellule Th1, ma non delle Th2, si sviluppa a livelli ridotti, indicando che l’induzione delle cellule T autoreattive non è né abolita, né alterata fenotipicamente.
L’infiltrazione nel sistema nervoso centrale da parte di cellule infiammatorie, in modo particolare macrofagi, è notevolmente ridotta nei topi immunizzati ed infettati da Schistosoma mansoni, rispetto ai modelli murini immunizzati ma non infettati.
Poiché i macrofagi attivati sono cruciali per l’induzione della malattia clinicamente dichiarata, questi risultati portano sostegno all’ipotesi secondo la quale differenze nell’attivazione dei macrofagi possono contribuire a ridurre l’incidenza ed a ritardare la progressione dell’encefalomielite autoimmune sperimentale. ( Xagena2004 )
La Flamme A C et al, Mem Inst Oswaldo Cruz 2004 ; 99 : 33-36
Neuro2004