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La proteina 14-3-3 nella sclerosi multipla, un marker di gravità


Nella sclerosi multipla, il danno assonale è un evento precoce ed è probabile che sia la causa più rilevante di disabilità permanente e progressiva.

Un gruppo di Ricercatori dell’Università di Genova ha analizzato il valore dell’incremento delle proteine 14-3-3 e tau a livello del liquido cerebrospinale, come marcatori periferici della patologia assonale e come predittori dell’evoluzione della malattia.

Sono stati analizzati 63 campioni di liquido cerebrospinale di pazienti con malattie demielinizzanti, tra cui 20 sindromi clinicamente isolate e 43 casi di sclerosi multipla clinicamente definita, e 56 campioni di controllo.

La percentuale dei pazienti con malattie demielinizzanti che ha presentato reattività positiva alla proteina 14-3-3 nel liquido cerebrospinale è stata del 38%.
Nei pazienti con sclerosi multipla, la reattività positiva alla proteina 14-3-3 era correlata ad un più grave fenotipo clinico, in termini di grado di disabilità e di velocità di progressione della malattia, durante un periodo osservazionale clinico medio di 10 mesi.

Al contrario, i livelli della proteina tau nel liquido cerebrospinale sono risultati altamente variabili nei pazienti con malattie demielinizzanti e nei controlli.

L’analisi mediante immunoblot della proteina 14-3-3 nel liquido cerebrospinale potrebbe rappresentare un utile marker per identificare un sottogruppo di pazienti con malattie demielinizzanti ad alto rischio di sviluppare grave disabilità. ( Xagena2004 )

Colucci M et al, Mult Scler 2004; 10: 477-481

Neuro2004


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