Nei pazienti con sclerosi multipla, le lesioni infiammatorie a livello cerebrale sembrano trarre origine da riposte autoimmuni che coinvolgono i linfociti attivati ed i monociti.
L’integrina alfa 4 è espressa sulla superficie di queste cellule e sembra svolgere un ruolo chiave nella loro adesione all’endotelio vascolare e alla loro migrazione nel parenchima.
Il Natalizumab ( Antegren ) è un antagonista dell’integrina alfa 4 , che ha fornito incoraggianti risultati in modelli sperimentali, ma anche nell’uomo.
Uno studio multicentrico, eseguito in doppio-cieco, ha assegnato 213 pazienti con sclerosi multipla recidivante-remittente o con sclerosi multipla secondaria progressiva , recidivante , a ricevere Natalizumab 3mg/kg per via endovenosa (n=68) , 6mg/kg (n=74), o placebo (n=71), ogni 28 giorni per 6 mesi.
L’end-point primario era rappresentato dal numero di nuove lesioni cerebrali al mese all’imaging da risonanza magnetica captante il gadolinio durante il periodo di trattamento.
In entrambi i gruppi trattati con il Natalizumab sono state osservate significative riduzioni nel numero medio di nuove lesioni: 9,6 per paziente nel gruppo placebo contro 0,7 nel gruppo Natalizumab 3mg/kg (p Il 38% ( 27 su 71) dei pazienti nel gruppo placebo hanno presentato recidive, contro il 19,1% ( 13 su 68 ) del gruppo Natalizumab 3mg/kg (p=0.2) ed il 18,9% ( 14 su 74 ) del gruppo Natalizumab 6mg/kg (p=0.02).
Da questo studio emerge che il trattamento con Natalizumab riduce il numero delle lesioni infiammatorie cerebrali e le recidive nell’arco di 6 mesi nei pazienti con sclerosi multipla. ( Xagena2003 )
Miller DH et al, N Engl J Med 2003; 348:68-72
Neuro2003 Farma2003