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I pazienti con sclerosi multipla progressiva presentano aumentati livelli di anticorpi contro la subunità del neurofilamento



Lo studio compiuto presso il Dipartimento di Neuroimmunologia del King’s College di Londra si è posto l’obiettivo di verificare se la progressione della sclerosi multipla fosse associata ad anticorpi contro la subunità leggera del neurofilamento ( anti-NF-L ) nel liquido cerebrospinale.
Sono stati esaminati 39 pazienti con sclerosi multipla remittente-recidivante ( RRMS ) , 10 pazienti con sclerosi multipla progressiva primaria ( PPMS ) e 18 pazienti con sclerosi multipla progressiva secondaria ( SPMS ).
Inoltre lo studio è stato esteso anche a 21 pazienti con altre malattie neurologiche infiammatorie e a 40 pazienti con malattie non infiammatorie.
La produzione intratecale di anticorpi anti-NF-L è risultata significativamente elevata nei pazienti con sclerosi multipla progressiva primaria ( PPMS ) e secondaria ( SPMS ).
Non sono state invece osservate differenze significative nei livelli degli anticorpi contro la tubulina o contro la subunità pesante del neurofilamento tra i vari gruppi.
Gli anticorpi anti-NF-L sembrano aumentare nella sclerosi multipla progressiva e possono rappresentare un marker per la perdita assonale e per la progressione della malattia. ( Xagena 2002 )

Silber E et al , Neurology 2002 ; 58 : 1372-1381


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