La mancanza di dati di studi prospettici di confronto tra alcune terapie della sclerosi multipla potrebbe essere affrontata con la ricerca osservazionale.
Uno studio ha analizzato gli esiti di Natalizumab ( Tysabri ), rispetto al trattamento con Fingolimod ( Gilenya ) in una coorte di sclerosi multipla impiegando un nuovo metodo di selezione dei pazienti.
Sono state esaminate le voci dal database del Centro sclerosi multipla del Brigham and Women’s Hospital ( Stati Uniti ) per tutti i pazienti affetti da sclerosi multipla recidivante-remittente che erano stati trattati inizialmente con Fingolimod e con Natalizumab dove la sierologia JCV era stata utilizzata per determinare il trattamento.
Ciascun gruppo è stato analizzato per il tempo alla prima recidiva, e in una seconda analisi, il tempo alla prima recidiva o lesione captante il Gadolinio.
Sessantanove pazienti in trattamento con Natalizumab e 36 con Fingolimod hanno incontrato i criteri di inclusione, e avevano un adeguato follow-up per l'analisi.
Le caratteristiche cliniche basali al momento del passaggio di trattamento erano simili.
Con un follow-up medio di 1.5 anni per entrambi i gruppi di trattamento, c'è stata una tendenza a favore di Natalizumab nel tempo alla prima recidiva, anche se questo non era statisticamente significativa ( 2.20; p = 0.095 ).
C'è stata una differenza significativa riguardo al risultato secondario, il tempo alla recidiva o lesioni captanti il Gadolinio ( 2.31; p = 0.041 ), che ha favorito Natalizumab.
Le analisi aggiustate hanno favorito Natalizumab per entrambi i risultati ( p inferiore a 0.05 ). ( Xagena2014 )
Robert L Carruthers RL et al, Mult Scler 2014; 20:1381-1390
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