L’ipotesi insufficienza venosa cronica cerebrospinale, o CCSVI, asserisce che la sclerosi multipla sia una conseguenza di anomalie nella vena giugulare interna e nella vena azygos, con successivi cambiamenti nell’emodinamica venosa nel sistema nervoso centrale.
Sebbene non vi sia alcuna prova metodologicamente rigorosa a sostegno di questa ipotesi, un numero considerevole di pazienti affetti da sclerosi multipla sono stati sottoposti a procedure endovascolari per CCSVI.
Tali procedure comprendono l'angioplastica o il posizionamento di stent nelle vene giugulari e azygos. La sicurezza e l'efficacia di queste procedure non è nota, ma non sono prive di rischi.
Ricercatori dell’University of Calgary in Canada, hanno compiuto una revisione su 5 pazienti con sclerosi multipla confermata, giunti all’osservazione per complicazioni secondarie ritenute essere associate a procedure per la CCSVI.
Le complicanze hanno compreso: trombosi dello stent della vena giugulare interna, trombosi cerebrale seno-venosa, migrazione dello stent, lesioni del nervo cranico e lesioni associate a cateterismo venoso. ( Xagena2011 )
Burton JM et al, Can J Neurol Sci 2011; 38: 741-746
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