Si parla di sclerosi multipla benigna nel caso di una disabilità minima o non presente dopo molti anni di osservazione, dunque si ritiene che ci sia un processo degenerativo meno forte in questo tipo di pazienti.
Un gruppo di Ricercatori del Brigham and Women's Hospital, Harvard Medical School, a Boston ( Stati Uniti ) ha comparato l’incidenza di atrofia cerebrale nei pazienti con sclerosi multipla benigna con quella dei pazienti con la tipica sclerosi multipla precoce mediante uno studio di coorte longitudinale prospettico e una revisione retrospettiva del database.
Lo studio ha riguardato 39 pazienti con sclerosi multipla clinicamente definita benigna e un gruppo di 40 pazienti di pari età con sclerosi multipla recidivante-remittente a esordio precoce.
Il tasso annualizzato di atrofia cerebrale nei pazienti con sclerosi multipla benigna ( -0.16% ) è risultato più basso rispetto a quello dei pazienti con sclerosi multipla precoce ( -0.46% ) ( P=0.02 ) e le differenze sono rimaste significative dopo il controllo per età, sesso e trattamento ( P=0.04 ).
In conclusione, le immagini seriali di risonanza magnetica rivelano un basso tasso di atrofia cerebrale a 2 anni nei pazienti con diagnosi clinica di sclerosi multipla benigna, suggerendo una minor componente degenerativa nella patogenesi di questa forma di sclerosi multipla rispetto a quella tipica ad insorgenza precoce.
L’identificazione di pazienti con un basso tasso di atrofia cerebrale potrebbe indicare un decorso benigno della malattia. ( Xagena2009 )
Gauthier SA et al, Arch Neurol 2009; 66: 234-237
Neuro2009