In modelli sperimentali di sclerosi multipla è stata osservata un’alterazione dell’omeostasi del glutammato.
Lo studio compiuto da Ricercatori del Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Perugia ha valutato se l’insulto eccitotossico contribuisse al processo patologico della sclerosi multipla.
Sono stati misurati i livelli di glutammato e di aspartato nel liquido cerebrospinale dei pazienti con sclerosi multipla ed in 20 soggetti senza malattia del sistema nervoso centrale o periferico.
Hanno preso parte allo studio 80 pazienti con sclerosi multipla: 25 con sclerosi multipla recidivante-remittente in fase stabile, 30 con sclerosi multipla recidivante-remittente durante recidiva, 25 con sclerosi multipla secondaria progressiva.
I livelli di glutammato sono risultati più alti nei pazienti con sclerosi multipla recidivante-remittente in fase di recidiva che in quelli in fase stabile e nei controlli ( p< 0.001).
I pazienti con lesioni attive avevano più alti livelli di glutammato rispetto a coloro che non presentavano evidenze neuroradiologiche di attività della malattia ( p< 0.001 ).
Significativamente più alti livelli di glutammato sono stati trovati nei pazienti con sclerosi multipla secondaria progressiva e con un aumento di uno o più punti alla scala EDSS rispetto ai pazienti con forma stabile di sclerosi multipla secondaria progressiva e nei soggetti di controllo ( p< 0.001 ).
Gli Autori hanno ipotizzato che interventi sull’omeostasi del glutammato o sull’eccitotossicità mediata dal recettore del glutammato potrebbero rappresentare nuovi approcci terapeutici nei pazienti con sclerosi multipla. ( Xagena2003 )
Sarchielli P et al, Arch Neurol 2003; 60:1082-1088
Neuro2003