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Anticorpi antimielina come predittori di sclerosi multipla clinicamente definita dopo un primo evento demielinizzante


Uno studio ha dimostrato che gli anticorpi antimielina permettono di predire lo sviluppo della forma clinicamente definita della sclerosi multipla dopo un primo evento demielinizzante.

Questo dato , se confermato, potrebbe aprire nuove strade nel management ( gestione ) dei pazienti con sclerosi multipla.

Lo studio è stato condotto presso l’Università di Innsbruck in Austria.

Sono stati studiati 103 pazienti con sindrome neurologica clinica isolata, positivi all’MRI , e presenza di bande oligoclonali nel liquido cerebrospinale.

I soggetti con anticorpi anti-MOG ( myelin oligodendrocyte glycoprotein ) ed anti-MBP (myelin basic protein ) presentavano una maggiore probabilità di recidivare , e più precocemente , rispetto ai pazienti senza questi anticorpi.

Infatti solo il 23% (9/39) dei pazienti sieronegativi aveva una recidiva, e l’intervallo di tempo medio prima della recidiva è stato di 45,1 +/- 13,7 mesi.

Al contrario, il 95% (21/22) dei pazienti sieropositivi aveva una recidiva entro 14,6 +/- 9,6 mesi.

Secondo gli Autori , la ricerca degli anticorpi anti-MOG ed anti-MBP nei pazienti con un primo evento demielinizzante, può rappresentare un test rapido, preciso e non costoso per predire lo sviluppo della forma clinicamente definita della sclerosi multipla. ( Xagena 2003 )

Berger T et al, N Engl J Med 2003; 349: 139-145



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