E’ stata valutata la sicurezza del trattamento endovascolare dell’insufficienza venosa cerebrovascolare cronica ( CCSVI ) in pazienti affetti da sclerosi multipla.
Nell’arco di 1 anno, 461 pazienti affetti da sclerosi multipla ( 261 donne, età media 45.4 anni, range 21-79 ) con CCSVI sono stati sottoposti a trattamento endovascolare di 1012 lesioni venose durante 495 procedure [ 34 ( 6.9% ) reinterventi ].
La procedura maggiormente utilizzata è stata l’angioplastica con palloncino; 98 stent sono stati impiantati in 76 pazienti con lesione recoil ( ritorno elastico ), restenosi, o dilatazione sotto-ottimale.
Non sono stati riscontrati: eventi fatali, emorragie maggiori, o deterioramento clinico della sclerosi multipla.
Le complicanze di accesso al sito hanno incluso un ematoma all'inguine di limitate dimensioni ( 5, 1% ); non sono emerse fistole artero-venose o infezioni al sito della puntura del vaso.
Rari episodi aritmici ( 6, 1.2% ) sono stati osservati come complicanze sistemiche.
Le complicanze correlate alla procedura hanno compreso la rottura della vena ( 2, 0.4% ), la dissezione della vena ( 15, 3% ), la trombosi acuta in-stent/in-segment ( 8, 1.6% ), e recoil acuto ( 1, 0.2% ).
Non è stata riscontrata nessuna migrazione dello stent o frattura o embolizzazione distale.
Il tempo medio di fluoroscopia è stato di 22.7 minuti, ed il volume medio di contrasto è stato pari a 136.3 mL.
In conclusione, la terapia endovascolare sembra essere un metodo sicuro ed affidabile per il trattamento dell’insufficienza venosa cerebrovascolare cronica. ( Xagena2011 )
Petrov I et al, J Endovasc Ther 2011; 18: 314-323
Neuro2011 Chiru2011