Le vie di deflusso venoso extracranico nella sclerosi multipla clinicamente definita non sono state studiate in precedenza. Ricercatori dell’Università di Ferrara ( Italia ) hanno esaminato 65 pazienti affetti da sclerosi multipla clinicamente definita e 235 controlli, per chiarire questo aspetto.
L’obiettivo era quello di individuare almeno due di cinque parametri di anomalo deflusso venoso mediante esame TCCS-ECD ( esame ad alta risoluzione con color-Doppler transcranico ed extracranico.
E’ stato osservato che la sclerosi multipla clinicamente definita e le anomalie del deflusso venoso, riscontrate all’esame TCCS-ECD, erano strettamente correlate ( odds ratio, OR=43; p
Successivamente la venografia ha dimostrato nella sclerosi multipla clinicamente definita, e non nei controlli, la presenza di, gravi, stenosi extracraniche multiple, che interessavano i principali segmenti cerebrospinali; questo ha fornito un quadro dell’insufficienza venosa cerebrospinale cronica ( CCSVI ) con quattro differenti pattern di distribuzione di stenosi e circuiti sostitutivi.
Inoltre, la sclerosi multipla recidivante-remittente e la malattia secondaria progressiva sono risultate associate a pattern di CCSVI significativamente differenti da quelli della malattia primaria progressiva ( p
Infine, il gradiente pressorio misurato attraverso le stenosi venose era leggermente, ma significativamente, più elevato.
In conclusione, la sclerosi multipla clinicamente definita è strettamente associata a insufficienza venosa cerebrospinale cronica, uno scenario che non era stato descritto in precedenza, caratterizzato da anormale emodinamica venosa, determinata da restringimenti multipli venosi di origine sconosciuta. La localizzazione delle ostruzioni venosa appare giocare un ruolo chiave nel determinare il decorso clinico della malattia. ( Xagena2009 )
Zamboni P et al, J Neurol Neurosurg Psychiatry 2009; 80: 392-399
Neuro2009